La Regione Lazio ha stanziato 277 mila euro per l’ospedale Goretti di Latina per agevolare le cure relative alla fecondazione assistita. Non appena la Regione Lazio è entrata a far parte nella lista degli enti che garantiscono la fecondazione in convenzione, si è assistito ad un boom di domande presso i centri preposti di procreazione assistita.
I dettagli della ripartizione del fondo
Il decreto, che è stato firmato dal presidente Nicola Zingaretti, contiene, oltre alle linee di indirizzo per l’utilizzo del fondo per le tecniche di procreazione medicalmente assistita (pma) da ripartire tra i centri pubblici, anche i dettagli della sua ripartizione.
Infatti, lo stanziamento, che nella totalità ammontava a 4,3 milioni di euro, è stato suddiviso in diverse strutture sanitarie. Nello specifico, all’ospedale Pertini è stato assegnato 1,5 milioni di euro, all’ospedale San Filippo Neri 840 mila euro, al Policlinico Umberto I circa 700 mila euro, al Sant’Anna 635 mila euro, al San Camillo 300 mila euro ed all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina 277 mila euro.
Una cifra considerevole, che potrebbe fare veramente la differenza in questo delicato settore, dove le spese da sostenere sono sempre piuttosto elevate, ma che necessita di maggiore attenzione, in quanto le richieste sono davvero tante. Investire in tale senso, quindi, è molto importante e può garantire la felicità di molte famiglie che desiderano avere figli, ma che devono fare i conti con il problema dell’infertilità.
Alessio D’Amato: “L’infertilità rappresenta un problema di interesse sanitario e sociale”
L’assessore alla sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, ha tenuto a spiegare che: “Il numero delle coppie con problemi di infertilità negli ultimi anni è cresciuto notevolmente e l’infertilità rappresenta una problematica di interesse sanitario e sociale”. E ancora: “Dobbiamo assicurare alle coppie tutto il supporto, l’assistenza e i trattamenti necessari secondo le modalità più appropriate. Abbiamo dunque ritenuto necessario lo stanziamento di questo fondo per rimuovere gli ostacoli, e migliorare i tempi di assistenza facilitando così l’accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita nei centri pubblici della nostra Regione”.
Dunque, uno stanziamento importante quello promosso dalla Regione Lazio, sicuramente utile per quanti devono fare i conti con il problema dell’infertilità, che affligge in Italia molte più persone di quello che si potrebbe pensare e che mette in crisi numerose coppie, desiderose di mettere su famiglia.
Numerose richieste di appuntamento
Dal momento in cui la Regione Lazio è entrata a far parte della lista degli enti che erogano la fecondazione in convenzione (il 27 luglio 2018), bisogna dire che i centri di procreazione assistita hanno ricevuto centinaia di richieste di appuntamento. Tale fatto è significativo, in quanto sta a dimostrare che il desiderio di diventare genitori è forte negli Italiani e soprattutto che non conosce ostacoli.
Si spera, dunque, che anche le altre regioni abbiano la possibilità di contare su una serie di stanziamenti di questo tipo, così da favorire tale aspetto sanitario, che è di rilevante importanza e che necessita ogni giorno di maggiori stanziamenti ed attenzioni.