La depressione è una malattia sempre più diffusa nei Paesi Sviluppati, ma non sempre facilissima da diagnosticare. Per capire se un paziente soffra effettivamente di questo disturbo ad oggi ci si basa sulle analisi di professionisti come lo psicologo e lo psichiatra: due figure fondamentali alle quali ci si appoggia anche per intraprendere un percorso o una terapia farmacologica. La depressione però non è una malattia semplice: si può presentare in diverse forme, può essere accentuata oppure lieve e può determinare una serie di comportamenti spesso complessi da decifrare. Per questo motivo diagnosticare la depressione non è facile e senza nulla togliere al ruolo degli specialisti, ad oggi non esistono delle analisi scientifiche che ci possano fornire dei dati chiari e inconfutabili.
In sostanza, per il momento è tutto nelle mani di psicologi e psichiatri: sono loro a decidere se un paziente sia o meno depresso, quale sia la gravità del disturbo e quale la terapia più adatta al suo caso specifico. Questo però significa che capitare nelle mani di un professionista poco serio potrebbe essere disastroso: dobbiamo in sostanza augurarci di trovare un bravo medico, competente ed esperto. Se così non fosse, rischieremmo di intraprendere una terapia a base di psicofarmaci magari inutile o troppo pesante per noi.
Fortunatamente però dalla ricerca scientifica ci è arrivata di recente una bella notizia: sembra infatti che entro qualche anno anche la depressione si potrà diagnosticare in modo oggettivo, attraverso delle semplici analisi del sangue.
Il nuovo test per diagnosticare la depressione
Il nuovo test che permetterà di diagnosticare la depressione attraverso delle semplici analisi del sangue sarà disponibile probabilmente entro 4-5 anni. Dovremo quindi avere ancora un po’ di pazienza, ma quando arriverà sarà davvero uno strumento formidabile, non solo per la diagnosi ma anche per una terapia personalizzata.
Mediante il test infatti si potranno misurare i livelli di alcune molecole come i neurosteroidi, che sono prodotte dal nostro cervello ma si trovano anche nel sangue e subiscono modificazioni in presenza di fattori quali stress e traumi. Misurando tali marcatori sarà possibile effettuare una diagnosi puntuale e precisa ma non solo. Grazie a questo nuovo test il medico potrà personalizzare la terapia del paziente, indicando quali farmaci siano più adatti di altri per risolvere il problema.
Si tratta di un passo in avanti davvero incredibile, che potrebbe rivoluzionare il mondo della psichiatria. Ad oggi, l’unica cosa che si può fare è procedere per tentativi fino a quando non si trova il giusto mix di farmaci in grado di trattare il disturbo e tenere sotto controllo i sintomi. In futuro molto probabilmente non sarà più così: basterà fare le analisi del sangue per capire quali siano i medicinali da assumere, in quali dosaggi assumerli e con quali altri farmaci abbinarli per ottenere risultati soddisfacenti sin da subito.
Questo nuovo test sarà disponibile tra pochi anni quindi fortunatamente non dovremo attendere moltissimo. Chissà come reagirà la comunità scietifica ed in particolare l’equipe di psichiatri di fronte a questa incredibile scoperta. Sicuramente, per i pazienti sarà un enorme passo in avanti!