
L’avvocato Iacopo Maria Pitorri, tra i più popolari avvocati su internet, e tra i principali esperti in diritto dell’immigrazione a Roma, ci aiuta ad avere un focus sulla cittadinanza italiana, sui suoi requisiti nonché quelli per il matrimonio, per gli immigrati e dunque stranieri.
Per alcune categorie speciali di cittadini stranieri, possono essere rilasciati tipi particolari di permessi di soggiorno come quello denominato “Carta blu UE”. Questo certificato può essere richiesto dai lavoratori extracomunitari altamente qualificati o con particolari qualifiche professionali tecniche e che possono entrare in Italia come nuova categoria di lavoratori. A disciplinare il permesso di soggiorno Carta Blu UE sono il decreto legislativo 286/98 art.97 – quater, il decreto legislativo 108/2012 di recepimento della direttiva europea n. 2009/50/CE, la Circolare amministrativa n. 5209 del 3 agosto 2012 e la Circolare amministrativa n.6385 del 26 luglio 2012. Vediamo in linea generale come definiscono e regolano il particolare permesso di soggiorno Carta Blu UE.
Come richiedere il permesso di soggiorno Carta Blu UE
A richiedere il nulla osta per il permesso di soggiorno Carta Blu UE devono essere i datori di lavoro dei lavoratori stranieri altamente qualificati. Per effettuare tale richiesta, i datori di lavoro devono recarsi al portale dello Sportello Unico per l’Immigrazione, presso la Prefettura – Ufficio Territoriale di Governo di competenza. Una volta registrati presso questo portale, si potrà poi compilare il modulo di richiesta (denominato Modulo BC) inserendo tutti i documenti richiesti, tra cui: il contratto di lavoro in corso di validità, il titolo di istruzione e la relativa qualifica superiore e l’importo annuale lordo. Entro il termine di 90 giorni, se la richiesta è idonea, verrà rilasciato il nulla osta e il lavoratore straniero potrà finalmente recarsi allo Sportello unico per sottoscrivere il contratto di soggiorno.
Cosa può fare il cittadino in possesso di Carta Blu UE
Una volta in possesso di Carta Blu UE, il cittadino straniero può richiedere il ricongiungimento familiare secondo le norme vigenti, recarsi in un altro Stato dell’Unione Europeo dopo 18 mesi minimo dal soggiorno nel primo Stato in cui ha ottenuto il rilascio del titolo. Inoltre, può godere del principio di trattamento in materia di condizioni di lavoro, di istruzione, di formazione professionale, di sicurezza ed assistenza sociale (ed avere così pari accesso ai beni e servizi offerti al pubblico, alloggi compresi). Un’altra possibilità, spiega l’Avv. Pitorri esperto del diritto dell’immigrazione immigrazione a detta di molti tra i migliori avvocati in materia, a cui può accedere il cittadino in possesso della carta Blu UE è quella di richiedere il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, oltre a poter presentare richiesta di cittadinanza italiana e iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale qualora siano presenti gli altri requisiti necessari; infine, nel caso in cui debba esercitare attività altamente qualificate, può fare ingresso in Italia senza bisogno del visto dopo 18 mesi di soggiorno legale in un altro Paese membro.