Magica Italia, la guida italiana della rivista Dolce Vita, dedicata al mondo della cannabis, ha reso noto che i growshop censiti nel 2018 sono stati 713. Di fatto, sono stati registrati 305 nuovi servizi, che hanno determinato un aumento del 75% rispetto al 2017. Roma si è confermata ancora una volta la provincia con il maggior numero di growshop. Immediatamente dietro si trovano Milano e Torino.
Latina è la seconda città capoluogo per numero di punti vendita
Il risultato dell’indagine è stato diffuso ieri, mercoledì 16 gennaio, da Magica Italia. Dai dati riportati è emerso che il Lazio è la seconda regione con maggior numero di growshop (105) e che Latina è al secondo posto tra le città capoluogo per numero di punti vendita.
L’edizione 2019 della guida italiana Magica Italia, pubblicata a gennaio ed allegata alla rivista Dolce Vita in 30mila copie, riporta i dati raccolti attraverso il monitoraggio di tutti gli esercizi che si occupano del “cannabusiness”, legalmente riconosciuti nelle varie regioni italiane e nei capoluoghi di provincia.
L’indagine pone al primo posto Roma con 87 growshop (+51 rispetto al 2017), al secondo posto Latina con 10 esercizi (+6) ed al terzo posto Frosinone con 5 negozi (+4). Ad entrare in classifica è stata anche Viterbo, che ha inaugurato ben 2 punti vendita, mentre Rieti è rimasta stabile con 1 esercizio.
Cosa vende un growshop
Di fatto, un growshop non è altro che un negozio specializzato in prodotti ed attrezzature per il giardinaggio, con un particolare occhio di riguardo per la canapa. Tuttavia, tali punti vendita si dividono in diverse tipologie. Infatti, è possibile trovare gli hempshop, che vendono articoli che riguardano la canapa o prodotti realizzati con l’ausilio della stessa, come cosmetica, libri, vestiti, riviste e molto altro. Ma si possono ricordare anche gli headshop, che sono specializzati nella vendita di articoli per fumatori, come cilum, bong, posacenere, accendini e vaporizzatori, gli smartshop, dove è possibile reperire sostanze psicoattive legali, quali integratori o composti di origine sintetica o naturale, ed i seedshop, che vendono semi di cannabis a puro scopo collezionistico.
Va sottolineato, però, che un growshop è anche molto altro, in quanto funge anche da info point, da angolo di degustazione di prodotti alimentari e da punto di riferimento per gli appassionati di canapa.
I prodotti più venduti nei growshop nel 2018
Secondo i dati raccolti, il prodotto più richiesto negli esercizi del Bel Paese nel 2018 è stato la cannabis light, ossia le infiorescenze di canapa con un contenuto legale di thc.
Al secondo posto, invece, si trovano i semi di cannabis, che in Italia possono essere acquistati solo a scopo collezionistico. Infatti, oltre alle tre principali varietà, che sono le più conosciute ed utilizzate, ovvero Sativa, Ruderalis ed Indica, se ne trovano almeno altre 300 varianti.
Infine, al terzo posto si confermano ancora una volta gli articoli per il giardinaggio e la coltivazione (fertilizzanti, lampade, manuali, serre domestiche, ecc.).
Interesse per i growshop anche da parte del mondo dell’imprenditoria
La guida mette in luce anche un altro aspetto interessante, ovvero che il fenomeno growshop non è legato solamente al modo dei consumatori, ma anche a quello dell’industria e dell’imprenditoria. Infatti, negli ultimi anni il mercato si è strutturato in tre diverse forme: il singolo punto vendita di proprietà, le realtà che hanno dato vita ad un franchising ed i distributori che si occupano di rifornire gli esercizi, poiché trattano grandi quantità di merce.