Il Responsabile della Sicurezza e della protezione, in un’azienda, è la risorsa che ha i requisiti professionali, dei quali all’articolo 32 del codice civile, per rispondere e coordinare le attività di prevenzione e protezione dei rischi. Questa figura è anche chiamata RSPP e richiede importanti aggiornamenti professionali, attraverso corsi di formazione necessari a raggiungere l’incontro o firma per assumersi questo incarico. Una volta chiarite le mansioni, concentriamoci su come diventare un RSPP. Ogni aspirante RSPP deve essere in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di scuola secondaria e di un attestato di frequenza di un corso di formazione sulla sicurezza sul lavoro, da aggiornare ogni 5 anni. Secondo l’Accordo Stato-Regioni del 07/07/2016 l’RSPP è obbligato a frequentare un corso di formazione iniziale con una precisa strutturazione in moduli.
Modulo A: modulo di base della durata di 28 ore.
Modulo B: corso di specializzazione per la formazione in un determinato settore della durata di 48 ore. Alcuni settori richiedono una formazione aggiuntiva in base ai rischi specifici.
Modulo C: corso di specializzazione su rischi psicosociali, ergonomici e organizzativi della durata di 24 ore.
Una volta conclusi i tre moduli, l’aspirante RSPP dovrà sostenere un esame di valutazione finale per ottenere un attestato, che andrà regolarmente aggiornato ogni 5 anni attraverso corsi di aggiornamento della durata di 40 ore. Bisogna tuttavia ricordare che gli individui in possesso di alcuni tipi di laurea sono esonerati dal corso di formazione iniziale (ingegneria civile e ambientale, ingegneria della formazione, ingegneria industriale, scienze dell’architettura, scienze e tecniche dell’edilizia, ingegneria della sicurezza). Anche per queste categorie vige però l’obbligo di aggiornamento.