L’autospurgo è un automezzo speciale fondamentale per la pulizia e la manutenzione delle reti fognarie, delle fosse biologiche, dei pozzi neri e, comunque, di tutti quei serbatoi e contenitori che raccolgono liquami. Il lavoro di smaltimento dei rifiuti e dei liquami effettuato dell’autospurgo a Roma viene regolato dal codice CER (il Codice Europeo Rifiuti). Si tratta di una normativa varata a livello europeo dall’Unione Europea, che è stata ripresa di pari passo dall’Italia a partire dal primo gennaio del 2002 e andando a sostituire la normativa vigente fino a quel momento nel nostro paese. I codici CER sono costituiti da sequenze di 6 cifre raggruppate a coppie di due e che identificano ogni rifiuto in base al processo di produzione.
Autospurgo rifiuti: cosa dice la normativa italiana
L’Italia ha ripreso interamente l’elenco dei rifiuti stabilito dalla normativa CE n°532 del 2000, per poi promulgare due leggi specifiche riguardanti la normativa sui rifiuti. La prima norma è il decreto legislativo n°152 del 2006 riguardante le “Norme in materia ambientale“. Sempre nel 2006, proprio per attuare il decreto legislativo n°152, è stato poi promulgato il Decreto del Ministero dell’ambiente del 2 maggio in materia di “Istituzione dell’elenco dei rifiuti“. I codici totali, in seguito alla decisione 2014/955/Ue del primo giugno del 2015, sono diventati 842. Secondo le direttive europee, il rifiuto è “qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi”.
Come funziona l’autospurgo e quando si usa
I camion autospurgo possono essere utilizzati non solo per pulire le fognature e cisterne di raccolta di vario tipo, ma anche per aspirare via l’acqua, il fango e i detriti dalle zone alluvionate o allagate. Per funzionare, questi mezzi speciali necessitano di specifiche pompe ad alta pressione, compresa solitamente tra 0 e 300 bar. Nelle pompe, collegati ad appositi augelli, scorre l’acqua ad alta pressione che ne consente il funzionamento. Il mezzo presente su di esso anche una cisterna a tenuta stagna per accogliere i liquami aspirati. L’aspirazione è permessa dalla creazione del vuoto all’interno della cisterna.