Martedì (11 dicembre 2018) sera è stato arrestato a Buenos Aires, il latitante Giancarlo Massidda, il cui nome è rimasto iscritto per molto tempo nell’elenco dei 100 criminali più pericolosi del mondo e ricercati a livello internazionale. Infatti, il pregiudicato deve scontare in carcere una pena di 23 anni, 9 mesi e 10 giorni, per traffico di droga ed evasione. L’uomo, evaso 8 anni fa, si era creato una nuova identità e viveva tranquillamente nel Sud America con una nuova famiglia.
Le indagini
La cattura è avvenuta grazie agli agenti del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, che hanno collaborato con la Division investigacion federal de fugitivos argentina. Il 61enne ricercato ormai da diversi anni, è stato arrestato a Buenos Aires, nella zona di Berazateguinei, nelle vicinanze del comprensorio Country Fincas de Iraola.
Le indagini sono iniziate nel 2018 e sono state portate avanti dallo SCO, insieme alle Squadre Mobili di Latina e di Roma, tramite delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma e supportate dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia.
Una nuova identità ed una nuova famiglia
Di fatto, il ricercato, non solo si era creato una nuova identità, ma era riuscito anche a formare una nuova famiglia, con la quale viveva in un residence. Massidda, di origini romane, secondo gli investigatori, sarebbe stato il promotore di un gruppo criminale attivo per lo più nel basso Lazio e dedito soprattutto all’importazione di ingenti quantitativi di cocaina su tutto il territorio italiano.
Le storia criminale di Massidda
Il 61enne, era stato arrestato nel 2002, per aver detenuto ben 2 chili di cocaina, in occasione dell’operazione “Fenice 2002”, che si era conclusa con l’emissione, da parte del gip, di un’ordinanza restrittiva nei confronti dell’uomo e di altre 5 persone, tra le quali vi era anche il figlio Simone. Massidda, tuttavia, era riuscito a sfuggire alla cattura e a darsi alla latitanza, proprio durante l’esecuzione della misura.
Tuttavia, nel 2007, a seguito dell’operazione “Minosse”, che si occupava di un traffico internazionale di sostanze stupefacenti, il pregiudicato era stato catturato a Cunit, in Spagna, dove aveva continuato a gestire il traffico di cocaina, che dal sud America veniva portata in Italia. L’uomo, dopo varie peripezie, era stato estradato in Italia e, nel 2010, era riuscito ad evadere nuovamente dagli arresti domiciliari.
L’importanza del lavoro svolto dalle forze dell’ordine
Si spera che questa volta, Massidda non riesca nuovamente ad evadere come ha già fatto per ben due volte in passato e che sconti gli anni di reclusione a lui assegnati. Sicuramente, nei suoi confronti, visti i precedenti, dovranno essere prese delle misure particolarmente restrittive. Tuttavia, va riconosciuto che il lavoro svolto dalle forze dell’ordine italiane ed internazionali è stato davvero eccellente ed importante, in quanto ha permesso di togliere dalla lista dei 100 criminali più pericolosi al mondo almeno un nome e di interrompere parte delle importazioni di cocaina che avvengono costantemente in Italia e mettono a rischio la salute di milioni di cittadini.