
Mercoledì scorso (23 gennaio) gli operatori del Pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi , in provincia di Latina, hanno vissuto nella notte momenti davvero terribili. Per tale ragione, la responsabile regionale del sindacato Nursing Up del Lazio, Laura Rita Santoro, ha deciso di scrivere ai dirigenti generali dell’Asl di Latina e dell’Ares 118 per chiedere a gran voce “provvedimenti che tutelino il personale”.
La devastazione causata da un paziente
Come spiega la sigla in una nota, un paziente che ha richiesto assistenza presso il Pronto soccorso del San Giovanni di Dio, “ha deturpato tutto, lanciato sedie contro gli operatori e danneggiato l’attrezzatura palesata davanti. I colleghi mi dicono – ha affermato Santoro – che l’uomo ha danneggiato due finestre e con i vetri, minacciato il personale. Ha anche reso inutilizzabile un’autoambulanza, con una sedia lanciata dalla finestra, danneggiandola nel parabrezza. Ci dicono che in episodi precedenti un tossicodipendente distrusse il vetro del triage con una spranga, strappò dai muri i neon e diede fuoco a dei registri“. In un altro caso, poi, “una ragazza, ubriaca, fece volare in aria un monitor del PC“. Si tratta di situazioni davvero al limite, che rischiano di compromettere uno dei servizi più importanti di cui può disporre la comunità di Fondi.
La lettera del Nursing Up Lazio
Nella lettera del Nursing Up Lazio ci si chiede come mai non sia presente al Pronto soccorso un personale preposto alla tutela, non solo delle persone che lavorano lì, ma anche ai pazienti che richiedono aiuto e che hanno diritto di essere curati al meglio, senza dover temere per la loro vita.
Di fatto, mercoledì scorso, il personale attivo presso la struttura sanitaria, è stato messo in difficoltà da un malintenzionato fino all’arrivo dei carabinieri. Episodi del genere non dovrebbero accadere, ma anche nel caso in cui dovessero verificarsi, dovrebbe essere possibile poter contare su un intervento immediato, così da non minare il lavoro di quanti operano nella struttura e dei pazienti che, nella maggior parte dei casi, stanno già vivendo una situazione difficile, dalla quale desiderano uscire al più presto.
Il sindacato sollecita dei provvedimenti per la tutela del personale e dei pazienti
Il sindacato, alla luce dei fatti, ha tenuto a sollecitare l’attuazione di “provvedimenti congrui alla tutela e sicurezza del personale e dei pazienti. Gli utenti sono stati dirottati, ma i pazienti già presenti e il personale in servizio sono stati fortemente a rischio di aggressione che si è fortunatamente risolta con tanta paura e un infortunato. Ciò detto i suddetti fatti debbono essere considerati e trattati come un evento avverso. Tra l’altro, non il primo evento del genere».
Si spera che, alla luce dei fatti, venga attuato qualcosa di concreto, in quanto, chi si reca in un Pronto soccorso e anche chi vi lavora, deve potersi sentire al sicuro e non vivere episodi di questo tipo. Del resto, i provvedimenti da prendere per risolvere questo tipo di problema non dovrebbero essere troppo complicati ed onerosi.