
Latina si è distinta in questi anni come modello di integrazione dei migranti. Tuttavia, tale vanto rischia di dissolversi a causa di quanto stabilito dal decreto Sicurezza.
L’indignazione dell’assessore Patrizia Ciccarelli
A commentare il via libera della Camera dei Deputati è stato l’assessore al Welfare ed alle Pari Opportunità, Patrizia Ciccarelli, la quale ha tenuto a sottolineare che in questo modo verranno penalizzati importanti progetti, come quello dello Sprar, a favorire dell’accoglienza “emergenziale affidata dalle Prefetture a privati chiamati a occuparsi dell’erogazione di servizi minimi al minor costo, sottoposta a scarsi controlli e non chiamata a perseguire obiettivi di integrazione”. Inoltre, ha aggiunto: “Accoglienza emergenziale che incrementerà la presenza nei grandi centri e, viste le ulteriori restrizioni, la presenza sui nostri territori delle aree di irregolarità“.
Il progetto Sprar è stato, fino ad oggi, un vero e proprio motivo di vanto per Latina, ed ora sembra che tutto sia messo a rischio per un decreto, che non sembra aver capito come sia necessario agire sul territorio per favorire l’integrazione.
L’importanza del progetto Sprar a livello europeo
L’assessore Ciccarelli ha voluto anche precisare che: “Lo Sprar di Latina è il progetto divenuto simbolo in Italia, in Europa e persino oltre oceano delle buone pratiche dell’accoglienza. La prossima apertura a Milano, nel cuore della città, dell’atelier Acanthus ne è una vivida testimonianza. Un’accoglienza virtuosa che viene gestita dai Comuni, basata su una selezione attenta dei soggetti attuatori, sul controllo puntuale della congruità di spesa, sulla valutazione d’impatto sulle persone accolte e sul benessere della comunità. Con la conversione in legge del decreto sicurezza e immigrazione si sferra un colpo mortale a questa tipologia di accoglienza“.
Dalle parole dell’assessore si capisce quanto impegno e fatica siano stati necessari per raggiungere nel tempo tali importati risultati, che ora rischiano di venire meno.
Ciccarelli: “Si è convertito in legge un decreto sicurezza che aumenterà l’insicurezza”
Inoltre, l’assessore alle Pari Opportunità ha tenuto a precisare anche che: “Si è convertito in legge un decreto sicurezza che aumenterà l’insicurezza. Non a caso, in questi mesi, si sono levate in tutta Italia le voci dei Sindaci, di ogni colore politico, di numerosi Consigli Comunali, che chiedevano due cose essenzialmente: di posticipare l’entrata in vigore delle nuove norme a una valutazione d’impatto che fino ad ora non c’è stata, e di aprire un tavolo di interlocuzione con l’ANCI che consentisse ai Sindaci si esprimere il proprio punto di vista. Queste voci sono rimaste inascoltate, è prevalsa l’arroganza e la demagogia. Nessuno può invocare l’opportunità di queste norme in funzione del risparmio, perché i costi sociali che produrranno sono inestimabili così come insostenibili saranno quelli che si riverseranno sulle casse dei Comuni. È una vergogna».
Le parole di Patrizia Ciccarelli fanno capire quanto il progetto Sprar sia motivo di orgoglio per Latina e quanto lavoro sia stato necessario per renderlo così efficiente. La speranza è che i timori dell’assessore e di tutti coloro che hanno collaborato alla sua realizzazione, ma anche di coloro che ne hanno visto gli esiti positivi, non si avverino.