La mattina di Natale è stato trovato sul tetto della Questura di Latina, il corpo senza vita di Antonio D’Onofrio, 58 anni, ispettore di polizia molto apprezzato. A trovarlo sono stati due colleghi di turno, che lo stavano cercando, a causa dell’allarme lanciato dalla moglie preoccupata.
Un suicidio inspiegabile
Il corpo senza vita di Antonio D’Onofrio è stato trovato la mattina di Natale da due colleghi di turno sul tetto dell’edificio di Corso Repubblica. É stato un vero e proprio shock perché nulla faceva presagire un evento simile.
Probabilmente l’ispettore, che aveva alle spalle 30 anni di onorata carriera, si è tolto la vita il 24 dicembre. Soffriva da un po’ di tempo di problemi di salute, a seguito di un infarto, che lo aveva colpito qualche mese fa. La Procura di Latina ha aperto un’inchiesta per fare luce su questa terribile tragedia. L’uomo lascia la moglie e la figlia, che sono shoccate per quanto accaduto.
Ha utilizzato la pistola di ordinanza
D’Onofrio si sarebbe tolto la vita utilizzando la pistola d’ordinanza. Ancora da chiarire sono le dinamiche, in quanto non si riesce a capire esattamente cosa sia successo. Saranno le indagini a gettare luce sulla tragedia, che sembra fare riferimento ad un malessere profondo che aveva colpito l’ispettore e del quale nessuno si era accorto.
Di fatto, le cause del decesso sono chiare, tuttavia, è necessario effettuare degli accertamenti per dare riposta a delle domande ancora poco chiare. L’uomo era da mesi in malattia, a seguito di un delicato e rischioso intervento chirurgico, al quale era stato sottoposto poco tempo prima. Da un po’ di tempo viveva in un alloggio di servizio nell’edificio della Questura.
L’autopsia del corpo senza vita dell’ispettore
Dopo il ritrovamento del cadavere di Marcello D’Onofrio sono seguiti una serie di rilievi scientifici e la salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’autopsia, che è stata eseguita ieri, come stabilito dal magistrato. Il medico incaricato è Maria Cristina Setacci, la quale dovrà chiarire con maggiore precisione i fatti, anche se sarà difficile capire che cosa abbia spinto l’uomo a togliersi la vita.
Infatti, i colleghi parlano di un uomo dedito al lavoro, equilibrato e coraggioso. Secondo alcuni il timore dell’uomo era quello di non poter tornare al lavoro dopo l’intervento che aveva subito diversi mesi fa. Del resto, per lui il suo lavoro era tutto. Tuttavia, si tratta solo di un’ipotesi e non vi è ancora nulla di certo. Intanto in Corso della Repubblica sono giorni di lutto.
Era ben voluto da tutti
L’ispettore era in congedo per malattia, ma continuava a frequentare la Questura dove era ben voluto da tutti. Infatti, per D’Onofrio l’edificio in Corso della Repubblica e le persone al suo interno erano una seconda casa. La tragedia, probabilmente, è avvenuta la notte della vigilia di Natale, ma nessuno se ne è accorto sino all’indomani, quando il corpo è stato rinvenuto su uno dei terrazzi dello stabile. Difficile dire che cosa possa essere scattato nella mente dell’uomo per togliersi la vita, puntandosi la pistola d’ordinanza alla tempia. Per ora rimane solo un grande dolore, e la speranza di trovare una spiegazione a tale gesto.