L’ospedale Santa Maria Goretti di Latina deve fare i conti con gli accessi quotidiani più alti del Lazio. Tendenzialmente si viaggia sui 100 accessi giornalieri, ed i dati non fanno che salire, in quanto questa settimana è previsto il picco influenzale, che mieterà numerose vittime.
É previsto il picco influenzale
Gli esperti, infatti, parlano di una delle peggiori epidemie degli ultimi 16 anni, con febbre alta (fino a 39), tosse, polmoniti, forti bronchiti e mal di gola. Inoltre, sono previsti anche dolori alle ossa, nonché problemi a livello intestinale ed altri numerosi sintomi, tanto da mettere a letto migliaia di pontini.
Di fatto, soprattutto i problemi di tipo respiratorio, porteranno gli anziani, ma anche i bambini, in assenza di un’adeguata assistenza territoriale, a riversarsi presso il pronto soccorso, al fine di essere visitati e per accertare che non si manifestino complicanze.
Infatti, gli effetti devastanti dell’influenza incideranno proprio sulle fasce della popolazione più deboli, in particolar modo sugli anziani, che rischiano il propagarsi e l’acuirsi dell’infezione.
Il personale del Santa Maria Goretti in sofferenza
Tuttavia, al di là dell’elevato numero di cittadini che verrà colpito dal virus influenzale, è bene ricordare che il pronto soccorso del Santa Maria Goretti di Latina continua ad essere in sofferenza. Infatti, qualche giorno fa si è tenuta una riunione del personale della struttura, durante la quale è stata messa in evidenza la necessità di attuare dei cambiamenti per poter sostenere il carico giornaliero esagerato. Si parla, del resto, di turni massacranti e di spazi ristretti, dove infermieri, medici, tecnici e pazienti sono costretti ad operare ogni giorno.
Il problema della mancata uscita dal commissariamento
Tutti i giorni il personale del pronto soccorso del Santa Maria Goretti di Latina richiede ai pazienti in attesa di non perdere la calma e di avere pazienza, in quanto la situazione è per tutti complessa da gestire. Tuttavia, spesso la situazione è borderline, in quanto la struttura sottopone la popolazione pontina a continui rischi connessi alla sicurezza.
Si tratta certamente di elementi che fanno aumentare la tensione e che rendono il lavoro molto più difficoltoso. Inoltre, a complicare ancora di più le cose è la mancata autorizzazione all’uscita dal commissariamento, che porterà certamente non pochi problemi sul piano delle assunzioni di nuovo personale, la cui entrata a regime è davvero indispensabile per fronteggiare l’emergenza in atto.
Infatti, a poco è servita la stabilizzazione di alcuni infermieri e medici e l’assunzione a tempo determinato di altri membri del personale, in quanto la situazione a dir poco precaria richiederebbe numeri che il blocco del turn over non permette di raggiungere.
Inoltre, oggi dovrebbero iniziare i tanto attesi lavori di ampliamento della struttura. L’augurio è che gli interventi previsti, che dovrebbero portare effetti positivi all’ospedale, non portino ad un peggioramento della situazione in atto, già abbastanza precaria. Infatti, il rischio è che venga ulteriormente compromessa l’efficienza e la qualità del servizio.